REPUBBLICA
ITALIANA MINISTERO DELL'AMBIENTE DECRETO 6 FEBBRAIO 2001 Istituzione della riserva naturale statale Gola del Furlo |
IL MINISTRO DELL'AMBIENTE
Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349 «Istituzione
del Ministero dell'ambiente e norme in materia di danno ambientale»;
Considerato l'elevato valore naturalistico e floristicovegetazionale dell'area denominata «Monti del Furlo» ricoperta da lembi boschivi costituiti da querceti caducifogli cedui con roverella, carpino nero, orniello, aceri, sorbo (S. domesticus) e da pseudomacchia a leccio e orniello con siliquastro, ginestra (Spartium junceum) e ginepro rosso (Juniperus oxycedrus); il notevole interesse botanico per la presenza della Leopoldia tenuiflora, specie nota in pochissime stazioni marchigianee di molte specie di orchidacee quali Orchis morio, O. purpurea, O. simia, O. tridentata, Cephalanthera longifolia, Aceras anthropophorurn, Anacamptis pyramidalis, Limodorum abortivum, Ophrys apifera, O. Bertolonii, O. holosericea, O. sphecodes; il rilevante interesseconservazionistico dell'area per la presenza di stazioni di Iris graminea, specie assai sporadica nelle Marche, ove ha una distribuzione estremamente saltuaria; Considerato che il comprensorio dell'istituenda riserva presenta caratteristiche ambientali peculiari, che lo rendono estremamente interessante sotto ilprofilo faunistico e che la morfologia del territorio si caratterizza per la presenza di diverse unità ambientali (habitat) alle quali sono associate comunità faunistiche ricche in specie di estremo valore naturalistico e scientifico; Considerato che l'habitat rupicolo costituisce ambiente di nidificazione per diverse specie di uccelli di interesse tra cui l'aquila reale (Aquila chrysaetos), il falco lanario (Falco biarmicus), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il gufo reale (Bubo bubo) il picchio muraiolo (Tichodroma muraria), la rondine montana (Ptyonoprogne rupestris), il rondone maggiore (Apus melba) ed il gracchio corallino (Pyrrhocorax pyrrhocorax); Considerato che nell'habitat forestale, caratterizzato in prevalenza da boschi cedui spesso intervallati da cespuglieti di transizione, nidificano lo sparviere (Accipiter nisus), la poiana (Buteo buteo), l'allocco (Strix aluco). Tra gli anfibi è segnalata la salamandra pezzata (Salamandra salamandra) e all'interno di vasche e fontanili è presente il tritone crestato (Triturus cristatus); nei boschi in prossimità dei corsi d'acqua è presente la rana agile (Rana dalmatina). Sono presenti stazioni di coleotteri quali il Lucanus cervus e Cerambyx cerdo; Considerato che l'habitat fluviale e ripariale del fiume Candigliano ospita pesci quali il vairone (Leuciscus souffia), la rovella (Rutilus rubilio), il barbo (Barbus plebejus), anfibi quali la rana agile (Rana dalmatina) e l'ululone ventre-giallo (Bombina pachypus) e rettili quali la biscia dal collare (Natrix natrix) e la natrice tessellata (Natrix tessellata); Considerato che l'habitat dei pascoli e dei cespuglieti costituisce sito riproduttivo per il calandro (Anthus campestris), il codirossone (Monticola saxatalis), la magnanina (Sylvia undata) e l'averla piccola (Lanius collurio); tra i rettili si segnala la presenza del cervone (Elaphe quatorlineata), del saettone (E. longissima) e della vipera comune (Vipera aspis); Considerato che le successioni rocciose della zona presentano peculiarità di grande interesse geologico, con affioramenti di strati fossiliferi notevoli per quantità ed per l'importanza dei reperti racchiusi: nel rosso ammonitico si trovano ammoniti appartenenti ai generi Mercatides, Neolioceratoides, Canavaria e Catulloceras; Considerato che la Gola del Furlo rappresenta uno dei più spettacolari ed imponenti esempi di incisione fluviale su terreni calcarei osservabili nell'intero Appennino; sulle pareti sono visibili forme di erosione fluviale, nivale ed eolica con ampi fenomeni gravitativi che hanno originato falde e coni di detrito caotico con massi a volte di notevoli dimensioni; (......... omissis). Vista la nota del 17 luglio 1997, prot. n. 1564 dell'assessore all'ambiente della regione Marche con cui si sollecitava l'istituzione della riserva naturale statale «Gola del Furlo»; (......... omissis). |
Decreta |
Art. 1 Individuazione, istituzione e confini della riserva |
È individuata ed istituita la riserva naturale
statale denominata «Gola del Furlo», delimitata secondo
i confini riportati nella cartografia IGM in scala 1:25.000, depositata
in originale presso il Ministero dell'ambiente ed allegata al presente
decreto di cui costituisce parte integrante. (......... omissis). |
Art. 6 Disciplina di tutela |
1. Fino all'entrata in vigore del piano di gestione, ai sensi dell'art.
17, comma 1, dell'art. 8, comma 5, dell'art. 6, comma 4, e dell'art.
11, comma 3, della legge 6 dicembre 1991, n. 394, nel territorio della
riserva sono vietati: |
Art. 11 Sanzioni |
Per le sanzioni relative alle violazioni dei vincoli
e dei divieti o all'inosservanza delle prescrizioni del presente decreto,
si applicano le disposizioni dell'art. 30 della legge 6 dicembre 1991,
n. 394. (......... omissis). |
ALLEGATO |
Cartografia
(......... omissis). |