Questo Ufficio Centrale, raccogliendo le numerose e reiterate
istanze periferiche in materia di chiarimenti sulle procedure da adottarsi
nel settore specifico della tutela dei Beni Paleontologici, preso
atto della necessità di chiarire ai fini operativi, il significato
delle "cose di interesse paleontologico" citate nell'art. 1 della
Legge 1089/39, ravvisata la necessità di adeguare e normare la condotta
dell'Amministrazione nei confronti di Enti e di privati che operano
a qualsiasi titolo nel campo della paleontologia, ha costituito con
nota n° 264/STRAP del 03/08/95 uno specifico Gruppo di lavoro che
ha elaborato i principi generali della materia e che ha prodotto tre
documenti (allegati) ai quali, visto il parere favorevole del Comitato
di settore per i Beni Archeologici, le Soprintendenze faranno riferimento
in materia di esercizio della tutela dei Beni e dei Siti paleontologici.
In tale materia le Amministrazioni periferiche dovranno
considerare che gli oggetti della tutela paleontologica, tanto intesi
come singoli reperti che come siti, sono solo quelli dettagliatamente
descritti nell'allegato 1. Ogni atto amministrativo in materia di
paleontologia, pertanto, dovrà essere relativo solo a beni o siti
che ricadano dimostratamente nelle definizioni dettagliate dal citato
documento.
Considerato, inoltre, che l'efficacia dell'azione di tutela
dipende anche dalla conoscenza dell'effettiva consistenza del patrimonio
e preso atto dell'esistenza, nel caso di cui trattasi, di una lacunosa
conoscenza dei reperti già rinvenuti, delle relative collezioni nonché
dei siti di provenienza, si è predisposto un modulo di "Dichiarazione
di possesso di reperti fossili" da riempirsi a cura di quanti (pubblici
e privati) a qualsiasi titolo detengono resti fossili (allegato 2).
Le Soprintendenze sono tenute a dare la massima diffusione anche attraverso
la collaborazione con Musei, Università ed Associazioni. Onde poter
raccogliere nel più breve tempo possibile ogni informazione in merito
all'effettiva consistenza del patrimonio paleontologico che, in tal
modo, sarà acquisito alla pubblica conoscenza, alla valorizzazione
scientifica ed all'eventuale divulgazione.
Si raccomanda di raccogliere con puntualità i moduli compilati
e di trasmettere copia degli stessi a questo Ufficio Centrale/STRAP.
Nel sottolineare che lo scopo dell'azione promossa è quello ricognitivo,
si raccomanda di limitare le azioni amministrative, quali quelle della
notifica, ai soli casi di reale interesse scientifico o nel caso di
tutela di siti paleontologici.
Allo scopo di fornire la necessaria consulenza scientifica in materia
di paleontologia, ed in considerazione alla carenza di esperti paleontologi
alle Amministrazioni periferiche, è stata costituita presso questo
Ufficio Centrale/STRAP una apposita "Commissione Paleontologica" composta
da professori Universitari, Direttori di Musei, Funzionari Ministeriali,
secondo quanto disposto dalla nota n.° 250/STRAP del 13.07.1998, che
potrà avvalersi della collaborazione della Società Paleontologica
Italiana.
La Commissione è a disposizione delle Soprintendenze
per fornire ogni supporto atto a migliorare l'efficacia di una reale
tutela del patrimonio paleontologico; si raccomanda, pertanto, una
puntuale e tempestiva consultazione della Commissione per le decisioni
in materia di reale interesse scientifico di materiali, collezioni,
siti e segnalazioni.
Infine, per lo svolgimento delle attività in materia di
paleontologia, le singole Soprintendenze, constatata l'inveterata
carenza di personale scientifico specificamente qualificato (in contrasto
alla grande diffusione e consistenza del patrimonio paleontologico),
sono incoraggiate a stipulare convenzioni con Enti Pubblici e Privati
allo scopo di attivare azioni di ricognizione, di scavo, di recupero,
di inventariazione, di studio, di documentazione, di conservazione,
di musealizzazione e di fruizione dei reperti e dei siti di reale
interesse paleontologico.
Tali convenzioni dovranno essere stipulate secondo l'allegato
schema (allegato 3) e dovranno ricevere il parere preventivo della
Commissione Paleontologica, affinché anche le azioni periferiche di
tutela e valorizzazione operate in convenzione risultino omogenee.
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