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Cystoseira barbata (Good. et Woodw.) Ag. Baia di S. Felice, Sottomarina
Set.1997


Sottoclasse: Ciclosporee

Ordine: Fucales

Famiglia: Cystoseiracee


Descrizione ed habitat
Il tallo che è ramificato irregolarmente, talvolta in modo dicotomico, ha grandi dimensioni, raggiungendo la lunghezza di 1,5 metri, appare cespuglioso, ricco di rami secondari portanti vescicole aerifere che consentono la distensione in immersione con l'alta marea, ed il galleggiamento superficiale con la marea decrescente.
Ha colore variabile dal giallo bruno chiaro, nei periodi di maggior crescita, al bruno più intenso di altri momenti.
Vegeta nel piano infralitorale nelle aree con acque limpide marine della costa, mentre si spinge sino ai limiti del piano litorale inferiore sino ad emergere nelle aree con acque torbide dei porticanale e della laguna viva.
Da me è stata rinvenuta in continuazione emersa per le parti apicali nel fossato del Forte di S. Felice in prossimità del Portocanale di Sottomarina ed addirittura scoperta lungo il Canale di Treporti.




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Desmarestia willii Reinsch Ponte dell'unione, Chioggia
15.03.1997

Nuova specie lagunare e marina

Sottoclasse: Eterogenerate

Ordine: Desmarestiales

Famiglia: Desmarestiacee


Descrizione ed habitat
Ho trovato per la prima volta questa alga nella stazione del Ponte dell'Unione a Chioggia nel 1996, successivamente nel portocanale di Sottomarina, nella Baia di S. Felice, inoltre l'ho osservata fluitante nei canali del centro storico di Venezia in prossimità della stazione ferroviaria e di piazzale Roma nel febbraio Marzo 1999, mentre a tutt'oggi non è ancora comparsa nelle aree Nord della laguna.
Per la classificazione della stessa e per la ricerca e determinazione di formazioni riproduttive non ancora evidenziate, mi sono avvalso della importante collaborazione di colleghi naturalisti.
Alga macroscopica che raggiunge il metro di lunghezza di un bel colore giallo-bruno se addensata, giallo dorata all'osservazione macroscopica, se diradata.
Si genera da un disco di attacco basale lenticolare e ceruleo, del diametro di 0,8-1 cm. E' molto ramificata con l'asse principale cilindrico, da cui si dipartono rami secondari sino al secondo ordine.
Il tallo è cilindrico, debolmente compresso, inizialmente duro al tatto sino a diventare flaccido e vellutato verso le estremità dove le ramificazioni s'infittiscono, distiche e regolarmente opposte, terminanti in filamenti sottili le cui cellule includono numerosi plastidi discoidali. Il tallo in sezione mostra una struttura pseudoparenchimatosa con cellule centrali larghe e trasparenti, mentre nella zona corticale le cellule più piccole si addensano e sono pigmentate.




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Dictyota dichotoma (Huds.) Lamx. Baia di S. Felice, Sottomarina
11.11.1989


Sottoclasse: Isogenerate

Ordine: Dictyotales

Famiglia: Dictyotacee


Descrizione ed habitat
Tallo eretto, suddiviso in lamine, largo 5 mm. circa, regolarmente ramificato dicotomicamente, alto al massimo 10 cm., di un colore giallo-bruno o verde oliva, variabile in ragione del periodo e del sito di raccolta. Sott'acqua appare iridescente.
La lamina risulta tristratificata. All'interno presenta grosse cellule di riserva, mentre all'esterno sono più piccole e deputate all'assimilazione. In superficie è ricoperta di minutissimi peli che la fanno apparire punteggiata di punti scuri.
Vegeta tra il piano litorale inferiore e l'infralitorale, rimanendo talvolta scoperta dalle basse maree eccezionali.
Si distribuisce spesso in forme diversificate in tutte le stazioni costiere e della laguna viva compresi i centri abitati. Tollera bene le acque eutrofizzate dei centri urbani e delle aree portuali.
Abbonda nei mesi luminosi della primavera fino all'autunno inoltrato.




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Dictyopteris polypodioides (Desf.) Lamour. Portocanale di Punta Sabbioni
20.06.1997



Sottoclasse: Isogenerate

Ordine: Dictyotales

Famiglia: Dictyotatecee


Descrizione ed habitat
Il tallo nastriforme e punteggiato per la presenza di una miriade di peluzzi, ha colore giallo-bruno, si ramifica dicotomicamente in modo non sempre regolare. Presenta una caratteristica nervatura mediana, spessa e in rilievo, a livello della quale il colore è più scuro, mentre ai margini ed agli apici è decisamente più giallo.
Cresce in folti cespi lunghi anche 50 cm.
Con la maturazione della pianta la zona basale, prossima al disco di attacco del substrato, tende a perdere l'espansione laminare, riducendosi alla sola nervatura filiforme e rigida.
Vegeta al limite superiore del piano infralitorale nei mesi estivi riducendo poi progressivamente la sua presenza.
Si distribuisce soprattutto nelle acque costiere dei murazzi e nei tratti delle dighe foranee prossime al mare.
Non l'ho mai trovata in laguna, tanto meno nei centri storici.




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Fucus virsoide (Don.) Ag. Canale di Treporti
28.09.1996


Sottoclasse: Ciclosporee

Ordine: Fucales

Famiglia: Fucacee


Descrizione ed habitat
Questa specie ha un tallo brevemente peduncolato, di color bruno molto scuro, frondoso, ramificato in modo dicotomico con lamine nastriformi di 1-3 cm., mostra una nervatura mediana in rilievo. La parte estrema della lamina termina in modo biforcuto o appuntito. In questo punto vi sono dei rigonfiamenti in rilievo ove sono accolte delle formazioni riproduttive denominate concettacoli.
Vegeta nel piano litorale superiore, sopportando facilmente scoprimenti molto prolungati che per effetto della disidratazione provocano un temporaneo rinsecchimento del tallo che contemporaneamente si fa scuro e rigido.
Si distribuisce per gran parte dell'anno, abbondante e fertile, nelle stazioni costiere prospicenti il mare, come pure lungo i porticanale, all'interno della laguna sino alla Valle di Brenta in prossimità del Canale Lombardo, lungo il Canale di Treporti fino a quello di S. Felice. E' presente anche in alcune valli salse essendo specie che sopporta bene le variazioni di salinità.


Riproduzione
La riproduzione (vedi schema) avviene mediante gameti, prodotti per meiosi e portati da anteridi e oogoni, che si trovano accolti entro i concettacoli maschili e femminili apicali, appartenenti a piante distinte e diploidi.
La fecondazione avviene in acqua e dallo zigote si genereranno nuovamente le piante diploidi. Il ciclo è perciò monogenetico diploide.






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Giffordia sandriana (Zan. ) Hamel Ponte dell'unione, Chioggia
15.01.1996


Sottoclasse: Isogenerate

Ordine: Ectocarpales

Famiglia: Ectocarpacee


Descrizione e habitat
Questa specie vegeta abbondantemente nei mesi invernali, nel piano litorale medio, specialmente nelle stazioni con acque calme, non battute dai venti, sia delle aree lagunari sia di quelle costiere.
Presenta dei talli lunghi decine di centimetri, filamentosi e lassi, prostrati, molto ramificati, con zone di accrescimento multiple e diffuse.
Ha un colore giallo-bruno, più scuro ove i filamenti si intrecciano in modo inestricabile.
Si deve distinguere dai generi affini Ectocarpus e Pylaiella valutando la conformazione degli sporangi ed i feoplasti cellulari ed altri elementi che ovviamente esulano dai nostri intenti.





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