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Phyllitis fascia (Muller) Kuntze. Ponte dell'unione, Chioggia
15.01.1996


Sottoclasse: Eterogenerate

Ordine: Scytosifonales

Famiglia: Scytosifonacee


Descrizione ed habitat
Possiede un tallo piatto largo 2-4 cm., lungo fino 50, lanceolato, asimmetrico, di un color verde oliva intenso.
Aderisce al substrato con dischi basali e sottili peduncoli addensati, da cui si diraminano le lamine, spesso molto numerose, le une vicino alle altre, mai ramificate.
Vegeta nei mesi invernali a livello del piano litorale superiore; risulta frequentemente scoperta dalle ricorrenti normali basse maree.
Si distribuisce in tutta l'area costiera, nelle bocche di porto in laguna e nei centri urbani, ove predilige acque calme ed eutrofizzate, mostrando accrescimenti macroscopici.
In sezione mette in evidenza un tallo pluristratificato con due o tre strati di cellule corticali, piccole e pigmentate, mentre quelle midollari appaiono trasparenti e sono decisamente più grosse. I talli fertili mostrano in sezione sporangi pluriloculari in linea.




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Punctaria latifolia Greville. Valle di Brenta, area Nord
15.01.1996


Sottoclasse: Eterogenerate

Ordine: Dictyosiphonales

Famiglia: Punctariacee


Descrizione ed habitat
Specie eretta con un tallo di aspetto fogliaceo lanceolato, di consistenza membranosa, ondulato ai margini e arrotondato all'apice, mai ramificata, di color giallo bruno chiaro, spesso molto eterogeneo.
E' brevemente peduncolata. Misura fino a 30-40 cm. di lunghezza e 4-5 cm di larghezza.
Vegeta in tutte le stazioni lagunari e dei centri urbani, in acque calme ed eutrofizzate che determinano crescite macroscopiche, nel piano litorale inferiore rimanendo, solo talvolta, scoperta dalle basse maree. Meno frequente nelle stazioni costiere marine in quanto non predilige le acque agitate.
La superficie costituita da numerose cellule allineate, quadrate o rettangolari, presenta numerosi e diffusi ciuffi di peli.
In sezione mostra cellule superficiali ricche di plastidi discoidali. Nei talli fertili si evidenziano sporangi pluriloculari.




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Sargassum muticum (Yendo) Fensholt. Baia di S. Felice, Sottomarina
10.11.1996

Nuova specie lagunare e marina

Sottoclasse: Ciclosporee

Ordine: Fucales

Famiglia: Sargassacee


Descrizione ed habitat
Questa nuova specie è comparsa sin dal 1992 nel nostro territorio entrando in concorrenza con altre specie di feoficee presenti, in particolar modo con Sargassum hornschuchii Ag., ora difficilmente rintracciabile, e Scytosiphon lomentaria (Lyngbie) Link. oggi ridimensionato nelle sua presenza. Vegeta nel piano infralitorale superiore al limite del litorale.
E' abbondante nei mesi tardo invernali e primaverili quando genera fronde lunghe anche 1 metro. Rarissimamente scoperto dalle basse maree eccezionali.
La pianta ha un fusto eretto flessibile, con "foglioline" iniziali laminari arrotondate in cima, di un colore giallo bruno, ha ramificazioni primarie alterne che si generano a cominciare solo da circa 1/4 della lunghezza dell'asse principale, portanti altre foglioline e piccole cisti sferiche, brevemente peduncolate, del diametro di 3 mm, progressivamente più piccole verso l'estremo del ramo.
Ricopre il fondale fino al 100% della superficie.
E' presente in tutta la laguna compresi i centri abitati e si estende massicciamente ai porticanale e ai Murazzi.




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Scytosiphon lomentaria (Lyngbye) Link Portocanale di Sottomarina
02.03.1997


Sottoclasse: Eterogenerate

Ordine: Scytosifonales

Famiglia: Scytosifonacee


Descrizione ed habitat
Talli che appaiono filiformi e numerosi nelle fase giovanile, che poi si presentano come cilindrici e cavi all'interno, con numerose costrizioni strozzanti. Lunga fino a 50-60 cm. e larga 4-6 mm di un color marrone oliva intenso.
Su di essa crescono epifite numerose altre alghe dei generi: enteromorpha, ceramium, polysiphonia, porphyra, ecc.
Vegeta nel piano litorale inferiore, sopportando scoprimenti prolungati della marea calante.
Diventa macroscopica con ricoperture del 100% della superficie dei substrati rocciosi delle dighe foranee, dei murazzi, e delle rive dei canali urbani.
Si distribuisce ampiamente in laguna prediligendo gli influssi di acque eutrofizzate provenienti da aree urbane lagunari. Un tempo era piuttosto raro, anni 60, e dopo una fase di sviluppo macroscropico negli anni 70-80, la sua presenza è stata ridimensionata in quelle aree in cui deve coesistere con Sargassum muticum (Yendo) Fensholt.
Sulla superficie dei talli fertili si presentano sporangi pluriloculari. Una sezione trasversale in quelli giovani, evidenzia una zona corticale di piccole cellule pluristratificate ed una zona centrale con cellule più grandi. Invece nei talli adulti all'interno si forma una vera e propria cavità.




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Undaria pinnatifida (Harvey) Suringar Canale di S. Maria, Venezia
Mar. 1998

Nuova specie lagunare

Sottoclasse: Eterogenate

Ordine: Lamunariales

Famiglia: Alariacee


Descrizione ed habitat
Il tallo fogliaceo, confomato a modo di pinna lanceolata, possiede una nervatura mediana spessa, in rilievo, a sezione pressochè cilindrica.
Aderisce al substrato saldamente mediante una porzione rizoidale digitata.
Si sviluppa sino alla dimensione di circa 80 cm nella fase di massimo sviluppo che avviene nei mesi di Aprile-Maggio.
Il tallo non è mai ramificato, negli esemplari adulti è frangiato da ambo i lati, mentre in quelli giovanili è decisamente lanceolato.
Vegeta tra il piano litorale inferiore e l'infralitorale da Novembre fino ad Agosto.
Ha un ciclo tipico delle Laminariales, con una fase macroscopica sporofitica che si alterna con una fase microscopica che rappresenta il gametofito.
La lamina in superficie presenta numerosissimi ciuffi di peli trasparenti.
E' distribuita nell'area della laguna viva, soprattutto nei centri urbani ove sembra prediligere acque ricche di nutrienti.




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Bryopsis plumosa (Hudson) C. Agardh Baia di S. Felice, Sottomarina
Ott. 1997


Ordine: Caulerpales

Famiglia: Bryopsidacee


Descrizione e habitat
Specie alquanto polimorfa.
Il tallo, che si ancora al substrato con rizoidi prostrati, possiede un asse principale ramificato per quasi tutta la sua lunghezza, con rami distici che presentano da ambo i lati pennette alle estremità superiori. Queste ultime sono strozzate alla base, determinanti in questo modo un isolamento dalla massa citoplasmatica restante. Si osservi che l'intero tallo corrisponde ad una unica grande cellula plurinucleata dall'aspetto appunto plumoso.
Ha un cooar verde intenso.
Vegeta abbondante nei mesi tardo invernali e primaverili, fino al primo autunno, nel piano litorale inferiore dove spesso viene scoperta dalle ricorrenti basse maree.
Le strutture riproduttive derivano dalla trasformazione di un ramulo che, per occlusione trasversale, si isola dalla rimanente porzione cellulare, il cui contenuto si differenzia in gameti e si frammenta.
E' presente sia nell'ambiente marino quanto in quello dei porticanali, nelle aree urbane e nella laguna viva.





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