CROSTACEI

I crostacei, a causa del loro alto valore estetico (e commerciale), sono soggetti a manipolazioni tendenti soprattutto a far assumere al fossile normali posizioni di vita.
Le attenzioni dei manipolatori sono rivolte principalmente alle varie specie di granchi. I granchi possono dar luogo a resti fossilizzati di varia natura, infatti possiamo ritrovare il solo carapace, residuo di una muta, il carapace con il primo paio di zampe, quelle con le chele (chelipodi), o ancora il carapace con più zampe. Naturalmente si possono ritrovare anche delle zampe o dei pezzi di zampa isolati (soprattutto chelipodi).
Giova qui ricordare che con la morte i tessuti si rilassano e, nel caso specifico, le zampe del granchio tendono a raccogliersi sotto l'addome. Va rammentato anche, però, che il movimento dell'acqua, causando un continuo strofinio del corpo sul fondo, provoca facilmente il distacco delle zampe. Per questo motivo la maggior parte dei granchi viene ritrovata priva di zampe.

Distacco e risistemazione delle zampe.
Per una pulitura completa spesse volte è necessario distaccare le zampe presenti.
A pulitura terminata le zampe andranno riattaccate ad una ad una nella posizione originale.
Questa operazione non comporta una falsificazione poiché il fossile è sottoposto soltanto alle normali operazioni di preparazione.





Distacco e risistemazione delle zampe in posizione estetica.
In questo caso, terminata la pulitura, le zampe non vengono riattaccate nella posizione originale, ma in posizioni tali da far pensare all'animale ancora in vita, come per esempio un maschio in atteggiamento minaccioso, con le chele aperte e protese verso un avversario.

Ricostruzione di parte del fossile.
È la manipolazione più frequente e riguarda principalmente le zampe e le chele dei granchi. Sembra addirittura che qualche persona di pochi scrupoli, sia arrivata perfino alla riproduzione in serie di zampe e chele di varie dimensioni in modo da poter completare qualsiasi carapace isolato (di una certa specie) ed ottenere così un pezzo di alto valore commerciale.

Colorazione di tutta o parte della superficie.
I crostacei in lastra sono spesso piuttosto sbiaditi e pertanto possono subire un'azione lecita di rinvigorimento del colore mediante prodotti consolidanti e ravvivanti, ma possono essere anche ricreate parti mancanti.
Questo succede soprattutto per le antenne e le altre appendici delicate più soggette a deterioramento ed asportazione.

 


INSETTI

Gli insetti si conservano molto difficilmente, tuttavia, alle Borse e nei mercatini si possono trovare, con una certa frequenza, lastrine contenenti soprattutto delle larve di ambiente acquatico, ma anche insetti adulti ben conservati.

Anche questi fossili, come già detto per i crostacei in lastra, spesso vengono manipolati, utilizzando colore e pennello, per renderli più visibili ed "appetibili".
Alle volte si possono trovare anche dei "collages" costituiti dall'unione di due pazzi diversi. Non sempre è facile accorgersi, a prima vista, di queste contraffazioni.
L'esempio mostra un bel pezzo ottenuto con rocce simili, ma non uguali e, naturalmente, parte del corpo è dipinto.

 



AMBRA

La manipolazione e la falsificazione dell'ambra sono operazioni che esulano in buona parte da quanto previsto da questa breve rassegna. Infatti le mistificazioni riguardanti l'ambra sono rivolte quasi esclusivamente al suo utilizzo nel campo della gioielleria.
Il paleontologo dilettante collezionista deve ricordarsi comunque che, spesso, viene spacciato per ambra il copale.
Il copale è una resina che ha l'aspetto esteriore simile all'ambra ed all'interno, molto di frequente, contiene svariati insetti e resti vegetali, ma è molto più giovane e, dal punto di vista commerciale ha un valore notevolmente inferiore a quello dell'ambra.
Per quanto riguarda le mistificazioni attinenti il campo paleontologico tralasciamo, quindi, il confronto con il vetro e con i vari tipi di materie plastiche e vediamo i casi più frequenti.

Copale.
È piuttosto difficile distinguere alla prima occhiata il copale dall'ambra poiché le caratteristiche fisiche sono molto simili e d'altronde, normalmente, non è nemmeno possibile eseguire alcuni esami semplici e veloci che potrebbero dare una certa sicurezza. A causa della giovane età del copale rispetto all'ambra quest'ultima risulta più dura, quindi più difficilmente scalfibile dall'unghia.

Possiamo notare anche delle discrete differenze di odore qualora se ne bruci un pezzetto o si posi un metallo arroventato sulla superficie.

Con una goccia di solvente come acetone, etere od alcol potremo facilmente verificare che il copale si scioglie parzialmente mentre l'ambra rimane praticamente inalterata.
Anche se non è quasi mai possibile eseguire questa prova, può essere utile sapere che il copale fonde velocemente quando brucia, mentre l'ambra brucia senza fondere o fonde molto più lentamente.

Ambra trattata o rigenerata.
Alle volte ci troviamo di fronte ad un pezzo di ambra vera, ma che ha subito un trattamento termico. In questo caso saranno sicuramente visibili, anche ad occhio nudo, diverse piccole zone circolari, con un minuscolo nucleo centrale, disposte a varie

angolazioni che rifrangono la luce.
Esse si sviluppano da microscopiche particelle di acqua, contenute nell'ambra, che evapora provocando delle microfratture quando la resina stessa viene riscaldata.

Nel caso dovessimo notare, oltre alle microfratture ora descritte, anche numerose piccole bolle d'aria allungate quasi sicuramante avremo in mano un pezzo di ambra "rigenerata" (ambroide), ottenuta cioè da scarti di lavorazione sottoposti a temperatura e pressione proprio con lo scopo di recuperare tutto il materiale non più utilizzabile.

Falsificazione delle inclusioni.
Per il paleontologo è sicuramente molto più interessante un pezzo d'ambra contenente un insetto che uno senza e, ovviamente, maggiori sono le dimensioni delle inclusioni e maggiore è l'interesse e più alto diventa il valore commerciale.
Diretta conseguenza di questo interesse è la produzione di falsi. Si dovrà, pertanto, diffidare immediatamente delle offerte riguardanti inclusioni di organismi di dimensioni elevate quali ranocchi, lucertole, scorpioni, cavallette, calabroni, ecc.
Inclusioni di insetti di piccole dimensioni quali zanzare, formiche, mosche, ragni, ecc. daranno certamente più sicurezza, purché essi non risultino tutti allineati od orientati nella stessa direzione, nel qual caso dovrà sorgere spontaneo il dubbio sull'autenticità del reperto.
Anche nel caso vi siano molte bolle d'aria intorno al corpo dell'insetto sarà legittima una certa diffidenza.




INDIETRO