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Anotrichium furcellatum (J. Agard) Baldock. Portocanale di Sottomarina
15.09.1997


Sottoclasse: Florideae

Ordine: Ceramiales

Famiglia: Ceramiacee


Descrizione
Piccola rodoficea il cui tallo ha l'ingombro e la consistenza di un vaporoso cuscino emisferico di un color rosa vivace, costituito da numerosi filamenti ramificati ascendenti a ventaglio.
Ha una dimensione di cica 10 cm.
Consistenza estremamente flaccida e delicata.


Habitat e riproduzione
Ho trovato questa specie soltanto negli anni 96, 97, 98 nei mesi della tarda estate sui moli dei porticanale orientati a Nord e Nord-Est e sui murazzi.
Al microscopio ho osservato spesso le tetraspore che hanno forma, nel loro insieme, pressocchè sferica; risultano attaccate ai filamenti terminali con un brevissimo peduncolo.
Vegeta nel piano litorale inferiore, talvolta epifita su Ulva rigida.
Non è presente in laguna, quindi deve ritenersi specie eminentemente marina.




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Antithamnion pectinatum (Montagne) Brauner Portocanale di Sottomarina
06.11.1990

Nuova specie lagunare e marina

Sottoclasse: Florideae

Ordine: Ceramiales

Famiglia: Ceramiacee


Descrizione
Piccola rodoficea che ha un tallo breve, 1-1,5 cm circa, di un color rosso luminoso.
I filamenti dell'asse principale sono costituiti da cellule rettangolari non corticate, lunghe tre volte la loro larghezza, da cui si dipartono coppie opposte di ramificazioni ciascuna costituita da una decina di cellule progressivamente più sottili verso gli apici. Da questi rami primari si dipartono ulteriormente rametti secondari in coppie opposte, ove quelle superiori sono più corte e meno numerose di quelle inferiori.


Habitat e riproduzione
Ho trovato per la prima volta questa nuova specie lagunare già dal 6 Novembre 1990, lungo la diga Nord del Portocanale di Sottomarina, nel piano litorale medio e medio inferiore, frequentemente scoperta nelle basse maree pronunciate.
Non è stata da me riconosciuta come nuova nella flora algologica costiera e lagunare, perchè ad un esame superficiale è stata confusa con Antithamnion cruciatum (C. Agardh) Nageli.
Ne ho descritto, sin da allora, completamente il ciclo trigenetico con gametofito maschile con rami gametangiali, carposporofito con carpospore e sporofito con tetraspore, sia con foto che con filmati. Rimando comunque alla prima descrizione ufficiale della specie nell'ottimo lavoro di D. Curiel, M. Marzocchi, e G. Bellemo, in Botanica Marina Vol. 39, 1966, pp. 19-22.
L'ho rinvenuta fruttificata nel periodo che va dalla tarda estate al pieno inverno.
Si è dimostrata un ottimo materiale per uso didattico nel laboratorio di biologia. Rimando alla descrizione del ciclo riproduttivo nella scheda N° 10.
Nei momenti di massima vegetazione determina coperture sino al 100% della superficie dei substrati rocciosi, ma è spesso epifita di ogni altra alga compagna nel medesimo piano di vegetazione. Si distribuisce in tutti i centri abitati lagunari, nella laguna viva con forte ricambio di acqua marina, nei porticanale e nei murazzi.




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Ceramium ciliatum (Ellis) Ducl. Canale di Treporti
28.09.1996



Sottoclasse: Florideae

Ordine: Ceramiales

Famiglia: Ceramiacee


Descrizione
Talli che crescono slegati a ciuffi alti sino a 10 cm. di colore rosso, dovuto alle bande delle cellule corticate. All'esame microscopico appaiono ramificati a forcella (senza essere una vera dicotomia nel senso botanico del termine), ove ciascuno dei rami appare costituito da una serie di cellule con bande corticate e decorticate; dalle bande corticate si dipartono delle spine multicellulari. Gli apici appaiono più scuri perchè sono fatti di cellule completamente corticate. Terminano ricurvi all'interno, gli uni contro gli altri, sino ad incontrarsi, delimitando uno spazio cuoriforme.


Habitat e riproduzione
Questa specie risulta presente sia nell'ambiente interno della laguna viva, comprese le aree urbane di Chioggia e Sottomarina, quanto le aree costiere e di tutti i porticanale.
Vegeta nel piano litorale medio, risultando molto spesso epifita su quasi tutte le alghe compagne del piano vegetativo. Le sole forme fruttificate che ho trovato portavano cistocarpi nel periodo di febbraio in una stazione prossima a Chioggia. Il ciclo è trigenetico.




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Chondria dasyphylla (Woodward) C. Agard. Portocanale di Punta Sabbioni
28.09.1996



Sottoclasse: Florideae

Ordine: Ceramiales

Famiglia: Rhodomelacee


Descrizione
Piccola rodoficea dal tallo cilindrico, ramificato ad intervalli irregolari con 3 o 4 ordini di ramificazione di lunghezza decrescente verso gli apici. Questi ultimi terminano in una depressione circolare.
Ha un colore scuro, rosso bruno; misure raramente più grandi di 10-15 cm.


Habitat e riproduzione
Ho raccolto ricorrentemente questa specie lungo il Canale di Treporti, nella zona a Nord dell'imbarcadero del vaporetto di Punta Sabbioni e lungo la diga del Porto canale omonimo, nei mesi tardo estivi e primi autunnali, completamente fruttificata nel gametofito con gametangi, nel carposporofito con carpospore e nello sporofito con tetraspore.
Ne ho descritto, fotografato e filmato il ciclo trigenetico.
Nel sito lungo il Canale di Treporti, l'ho trovata sempre epifita su Zostera noltii Hornem e Zostera marina L. nel piano litorale inferiore, scoperta dalle eccezionali basse maree.




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Corallina mediterranea Aresch. Portocanale di Sottomarina
Nov. 1997



Sottoclasse: Florideae

Ordine: Corallinales

Famiglia: Corallinacee


Descrizione
Talli rigidi lunghi 35 cm di coloce vaciabile dal rosa carneo al rosso fino al violetto, che sbiancano facilmente quando si seccano all'aria dopo la caccolta.
L'asse principale risulta costiruito da cellule calacrizzate a sezione cilindcica o leggermente compressa la cui forma vista frontalmente somiglia a quello dell'oso sterno.
Ha una ramificazione pennata con coppie di rametti diramanti da sporgenze opposte, all'estremo superiore degli articoli dell'asse principale. Questi ultimi risultano più corti e schiacciati nelle parti apicali, più chiari nelle ultimissime terminazion.
La lunghezza dei talli può variare a seconda dei caratteri dell'ambiente di raccolta.


Habitat e riproduzione
Predilige le stazioni con acqua agitata dal moto ondoso ricorrente delle stazioni marine costiere vegetando nel piano litorale inferiore.
Ricopre talvolta ampie superfici dei massi di pietra d'Istria, di murazzi e dighe, aderendo con un piccolo disco basale anchesso rigido.
I suoi talli duri e fragili sequestrano significative quanità di sali di calcio e magnesio carbonato dall'acqua di mare, come fanno d'altra parte molte altre alghe che quindi non è fatto specifico delle sole rodoficee corallinacee.
Il suo ciclo riproduttivo è trigenetico, presentando individui sessuati con concettacoli maschili o femmmili spesso facilmeme osservabili a piccolo ingradimento.




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Gracilaria confervoides (L.) Grev. Portocanale di Sottomarina
30.01.1994



Sottoclasse: Florideae

Ordine: Gigartinales

Famiglia: Gracilariacee


Descrizione
Tallo di colore variabile dal rosso cupo al rosso vinoso o violaceo in alcune sue parti, la cui sezione è cilindrica o compressa con una medulla all'interno costituita da cellule pseudoparenchimatose molto più larghe e trasparenti di quelle esterne.
La zona corticale risulta costituita da qualche strato irregolare di piccole cellule pigmentate.
Il tallo è lungo talvolta da poche decine di centimetri sino a più di un metro, spesso prostrato e aggrovigliato, altre volte appare cespuglioso e contratto, molto dipende dall'ambiente in cui si sviluppa.


Habitat e riproduzione

Questa rodoficea, che fa parte del noto gruppo delle macroalghe lagunari, a causa delle sue grandi dimensioni tende facilmente a staccarsi dal substrato naturale, perchè sottoposta all'azione del moto ondoso e delle forti correnti di marea, finisce per accumularsi in grandi quantità in aree con acque più calme.
E' presente anche lungo la costa dove però le sue dimensioni sono più ridotte sia a causa della minore eutrofizzazione rispetto alla laguna, sia per l'incessante moto ondoso, che spesso induce un ridotto sviluppo dei talli spesso troncandoli di netto.
Vegeta al limite inferiore del piano litorale rimanendo scoperta durante le eccezionali basse maree. La presenza a livelli superiori di talli, non ancorati a substrato, è dovuto al fenomeno del distacco ed alla conseguente fluitazione operata dalle correnti di marea congiunta alla forza dei venti.
Ha grande sviluppo nei mesi tardo estivi, quando si può facilmente raccogliere per la produzione di ottimo agar-agar, utile materia prima nell'industria alimentare.
Si può trovare fruttificata in tutte le stazioni marine e lagunari nei mesi tardo estivi e primi autunnali.
Il suo ciclo è trigenetico con cistocarpi emisferici prominenti, evidenti a occhio nudo. I tetrasporangi derivano da piccoli rami laterali. Gli spermatangi sono in cavità nello spessore della zona corticale.





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