Fra gli innumerevoli animali che cacciava

v'è da annoverare anche

l'orso delle caverne (Ursus spelaeus)

 

 

ed il mammut.

 

 

 

I suoi utensili sono vere e proprie opere d'arte

se confrontati con quelli neandertaliani

ed inoltre comprendono oggetti nuovi,

come bulini e lame

 

 

(molto spesso ritoccate abilmente

in modo da avere un solo lato tagliente

e da essere utilizzate, quasi sicuramente,

come coltelli,

senza rischio di ferirsi durante il maneggio).

 

 

 

Molto raffinata era anche la tecnica che consentiva

la produzione di punte per lance

e, verso i 10.000 anni fa, anche per frecce.

 

 


Una novità introdotta da Homo sapiens sapiens,

fu la lavorazione delle ossa e delle corna di renna

che gli permise di produrre nuovi utensili

come aghi per confezionare

indumenti, arpioni per la pesca,

propulsori per il lancio di zagaglie,

monili per adornarsi

quali bracciali, collane e pendenti.

 

 

Con l'osso o l'avorio, ma anche con l'argilla,

è in grado ormai di produrre

vere e proprie opere d'arte di scultura

ed opere d'arte sono le sue pitture

sulle pareti e sulle volte delle grotte.

 

 

Infine, intorno agli 8.000 anni fa,

diventa agricoltore

ed allevatore di bestiame.