PULITURA SUPERFICIALE

La seconda fase del restauro prevedeva l'asportazione di tutto il cementante superficiale esterno che ormai impediva anche l'individuazione dei resti fossili.
Tale delicata operazione è stata eseguita con mezzi meccanici manuali (punteruoli e raschietti) data l'impossibilità di usare altri sistemi e mezzi a causa della natura del materiale in lavorazione.

asportazione del vecchio cementante superficiale

 

Si è provveduto poi alla cementazione anche di questi pezzi mediante iniezioni della miscela, sopra descritta nelle fessure e nei buchi messi in luce dall'asportazione del vecchio cementante.

seconda fase di cementazione e consolidamento


RIFINITURA

Nella successiva fase di rifinitura, preceduta da intervento di sgrossatura necessario per alcune parti, si è creduto opportuno, anche in relazione alle diverse condizioni di conservazione e di aspetto del calco e del controcalco, seguire due tecniche diverse.

componenti del Gruppo al lavoro
fase di sgrossatura
fase di rifinitura

a) nel calco sono state evidenziate le parti ricostruite secondo la tecnica usata in archeologia, ossia sono stati ricostruiti i pezzi mancanti, tralasciando i particolari. E' stata quindi messa in evidenza la ricostruzione eseguita anche mediante un solco di separazione.

ricostruzione delle parti mancanti

b) nel controcalco, invece, le parti mancanti non sono state ricostruite e la superficie è stata semplicemente livellata.

A rifinitura ultimata è stato steso un velo di impregnante vinilico che penetrando in profondità nello strato argilloso lo ha consolidato legando le particelle che lo compongono.

Come ultima operazione, è stata spruzzata, come preservante, una mano di vernice trasparente, opaca, alla nitrocellulosa.


Il confronto “prima e dopo” ci sembra il miglior modo per commentare i risultati ottenuti.


calco
controcalco






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