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Diploma dei Castelli Italiani |
FORTE SAN PIETRO IN VOLTA
DCI-VE081 WCA-I/11150
PELLESTRINA - SAN PIETRO IN VOLTA (VE)
JN65DH
Attivazione effettuata il 16 Settembre 2014
La storia della difesa costiera costruita sull'isola di Pellestrina, che chiude verso sud la laguna di Venezia, è abbastanza complessa in relazione ai cambiamenti politici occorsi nel periodo che va dal XVII al XX secolo.
La Repubblica di Venezia, aveva impostato la difesa marittima della città sul controllo degli accessi in laguna. Per questo motivo, costruì intorno al 1650 sulla costa settentrionale di Pellestrina il Forte “San Pietro”. La fortezza era di tipo bastionato e proteggeva la bocca di porto di Malamocco insieme al Forte “Alberoni” posto sul litorale del Lido (in località Alberoni) ed agli ottagoni “San Pietro” e “Alberoni”.
Sulla costa sud del litorale, verso il 1700, venne costruito, in località Ca' Roman, il Forte “Barbarigo” per difendere la bocca di porto di Chioggia assieme al Forte “San Felice”, edificato già alla fine del 1300 dall'altro lato del Porto e l'ottagono “Ca' Roman”.
Dopo la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, l'Impero Austriaco fortificò il litorale di Pellestrina aggiornando Forte San Pietro” e costruendo due nuove postazioni a nord: Forte “San Pietro in Volta” in località San Pietro in Volta tra il 1832 ed il 1842, e Forte “Santo Stefano” in località Portosecco tra il 1859 ed il 1864.
Il Forte San Pietro in Volta era armato con tre cannoni di medio calibro e sei pezzi leggeri e vi erano distaccati 107 uomini più 80 di riserva.
Attualmente è completamente abbandonato da molti anni, come del resto anche gli altri ed è interamente invaso da rovi e piante di tutti i tipi. Impossibile, nonostante molti tentativi, addentrarsi verso la costruzione.
La pianta austriaca | Quello che resta del fortino | Stato attuale dell'interno del forte |