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Diploma dei Castelli Italiani |
FORTE SANTO STEFANO
DCI-VE065 WCA-I/11134
PELLESTRINA - PORTOSECCO (VE)
JN65DH
Attivazione effettuata il 12 Settembre 2013
La storia della difesa costiera costruita sull'isola di Pellestrina, che chiude verso sud la laguna di Venezia, è abbastanza complessa in relazione ai cambiamenti politici occorsi nel periodo che va dal XVII al XX secolo.
La Repubblica di Venezia, aveva impostato la difesa marittima della città sul controllo degli accessi in laguna. Per questo motivo, costruì intorno al 1650 sulla costa settentrionale di Pellestrina il Forte “San Pietro”. La fortezza era di tipo bastionato e proteggeva la bocca di porto di Malamocco insieme al Forte “Alberoni” posto sul litorale del Lido (in località Alberoni) ed agli ottagoni “San Pietro” e “Alberoni”.
Sulla costa sud del litorale, verso il 1700, venne costruito, in località Ca' Roman, il Forte “Barbarigo” per difendere la bocca di porto di Chioggia assieme al Forte “San Felice”, edificato già alla fine del 1300 dall'altro lato del Porto e l'ottagono “Ca' Roman”.
Dopo la caduta della Serenissima Repubblica di Venezia, l'Impero Austriaco fortificò il litorale di Pellestrina aggiornando Forte San Pietro” e costruendo due nuove postazioni a nord: Forte “San Pietro in Volta” in località San Pietro in Volta tra il 1832 ed il 1842, e Forte “Santo Stefano” in località Portosecco tra il 1859 ed il 1864.
Il Forte Santo Stefano era armato con sei cannoni da 160 mm e cinque obici da 150 mm e vi erano distaccati 300 uomini più 70 di riserva.
È, da molti anni, adibito ad auto officina privata.
La pianta austriaca del forte | Il canale di difesa con parte del muro di cinta | L'ingresso originario al forte |