|
Diploma delle Abbazie Italiane |
CHIESETTA DI SAN LEONARDO
DAI-VN0634
CESIOMINORE (BL)
JN56XB
Attivazione effettuata il 18 Giugno 2015
Cesiominore è una frazione di Cesiomaggiore, situata nell'immediata periferia est del capoluogo, a 463 metri d'altitudine. È uno dei centri più popolosi del comune, conserva il centro storico composto da case in pietra grezza costruite con i canoni dell'architettura tradizionale feltrina degli ultimi quattrocento anni ed una Chiesetta molto antica, recentemente restaurata, alla quale si accede dalla strada provinciale per una gradinata.
I primi dati storici sulla Chiesa risalgono alla visita pastorale del Vescovo Jacopo Rovellio nel 1585 che la descrive orientata ad est, con ingresso a occidente, con due finestre a mezzogiorno, con le pareti ed il coro affrescati. Aveva una campanella entro un capitello posta in facciata ed era circondata da un cimitero il cui perimetro era racchiuso da un muricciolo.
Successivamente fu, senza dubbio ristrutturata, cambiando anche l’orientamento in quanto oggi l’ingresso è ad oriente e venne poi aggiunto il corpo della sacrestia a sud.
Dalle descrizioni di visite pastorali successive del Vescovo Lugo, intorno al 1640, si evidenzia che nella Chiesa era custodita pure una pala d’altare che raffigurava la Madonna, San Leonardo, San Paolo, San Francesco e San Carlo. Questa pala fu probabilmente sostituita dalle tele settecentesche che oggi si possono vedere raffiguranti la Vergine con i Santi Leonardo (in catene) e Paolo (con la spada) ed i Santi Carlo Borromeo e Francesco d’Assisi.
Nel 1664, il Vescovo Bartolomeo Gera diede ordine di imbiancare le pareti dell’edificio, occultando così gli affreschi quattro-cinquecenteschi che decoravano l’edificio e che sono emersi recentemente. Sono lacerti di un’Ultima Cena.
Da sondaggi effettuati di recente sono emersi anche degli affreschi che si possono far risalire probabilmente al 1100.
Leonardo nacque in Gallia da una famiglia di nobili franchi nel castello di Vandôme, nel villaggio di Corroi presso Orléans all'epoca dell'imperatore Anastasio I Dicoro. Ormai giovanotto rifiutò di dedicarsi alla carriera cavalleresca per seguire gli insegnamenti dell'allora arcivescovo di Reims, Remigio che lo aveva tenuto a battesimo. Il re dei Franchi Salii, Clodoveo, gli diede il privilegio, concesso già a Remigio, di liberare i prigionieri che avesse incontrato e ritenuto innocenti e Leonardo sfruttò questa opportunità liberando un gran numero di persone ridotte in condizioni miserevoli e prive di libertà.
Dall’XI secolo, il suo culto prese ad espandersi in tutta l’Europa Centrale.
San Leonardo è patrono degli agricoltori, fruttivendoli, fabbri ferrai e fabbricanti di catene, fibbie, fermagli, ecc., ma invocato anche per i prigionieri, per le partorienti, contro i briganti e la grandine.
È spesso rappresentato con delle catene, per la sua particolare protezione degli imprigionati o carcerati ingiustamente. Talvolta è in abito diaconale, episcopale e più spesso indossa il saio di un monaco.
Viene ricordato il 6 novembre giorno della sua morte, secondo la tradizione.
La chiesetta vista dal lato sud-est | La facciata | L'interno |
L'altare tripartito in muratura con tele settecentesche | L'affresco dell'Ultima Cena (XVI secolo) | La bella croce in legno scolpito del 1890 |