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Diploma delle Abbazie Italiane |
CHIESA DI SANTO STEFANO
DAI-VN0620
PELLESTRINA - PORTOSECCO (VE)
JN65DH
Attivazione effettuata il 17 Maggio 2012
L'isola di Pellestrina chiude la Laguna di Venezia a sud verso Ghioggia, in continuazione con l'isola del Lido situata più a nord.
Nel VI secolo, all'epoca delle invasioni barbariche, Pellestrina non aveva l'aspetto attuale, ma esistevano due isole: Pastene ed Albiola, separate da un canale, che verrà interrato tra il XIV e il XV secolo per formare un'unica isola, quella di Pellestrina, appunto.
La località dell'interramento prenderà il nome di Portosecco.
Nel 1456 un certo M. Giovanni Scarpa fece costruire a Portosecco su un proprio fondo e a proprie spese una chiesetta intitolata a Santa Maria Vergine era un semplice oratorio, con un solo altare e rimase così sino al 1616, quando gli abitanti pensarono di ingrandirla contribuendo con elemosine e la dedicarono a Santo Stefano Protomartire.
Qualche secolo prima, di fronte a quello che diventerà Portosecco, nella laguna esisteva un'isola (poi chiamata Santa Maria della Cava) con una cappella dove, alla domenica, la gente si recava con le barche per assistere alla Santa Messa.
La Chiesa di Santo Stefano fu elevata a chiesa parrocchiale il 31 maggio 1719.
La chiesa fu ampliata e restaurata nel 1884, costruzione neoclassica, ad una sola navata, con il coro a semicerchio, dove si trova l'Altare Maggiore, con la tela settecentesca di Santo Stefano, ed un artistico Tabernacolo. In laterale al coro, ci sono due tele ad olio: la Cena di Gesù con gli Apostoli e il transito di San Giuseppe.
Entrando a destra vi è l'altare e dedicato alla Beata Vergine della Cintura, mentre a sinistra l'altare è intitolato al Patrono Santo Stefano, questi due altari sono dotati di preziosi marmi, provenienti dalla chiesa di santa Maria della Cava.
Importante è l'organo eseguito dal Callido ed il Battistero rinascimentale con la parte marmorea scolpita.
Sulla destra della Chiesa si erge il Campanile a cupola, restaurato verso il 1880, molto simile a quello della Chiesa di Ognissanti di Venezia.
Di Stefano, si ignora la nascita e provenienza, si suppone che fosse greco o forse ebreo educato nella cultura ellenistica. Fu il primo dei diaconi di Gerusalemme e fu molto attivo nella predicazione convertendo molti ebrei alla fede in Gesù. Per questo motivo, nel 33 o 34 circa, gli ebrei ellenistici sobillarono il popolo e accusarono Stefano di pronunziare espressioni blasfeme contro Mosè e contro Dio. Allora gli anziani e gli scribi lo catturarono trascinandolo davanti al Sinedrio accusandolo con falsi testimoni. Alla fine, Stefano fu trascinato fuori dal furore del popolo e lapidato.
La celebrazione liturgica di Santo Stefano è stata da sempre fissata al 26 dicembre, subito dopo il Natale, perché è stato il primo martire cristiano essendo stato arrestato e martirizzato nel periodo dopo la Pentecoste.
Viene rappresentato con la palma, come tutti i martiri, e con delle pietre a terra.
La Chiesa di Santo Stefano | La facciata |