|
Diploma delle Abbazie Italiane |
CHIESA DI SAN GREGORIO MAGNO
DAI-VN0313
SAN GREGORIO NELLE ALPI (BL)
JN66AC
Attivazioni effettuate dal 6 al 30 Giugno 2011 e dal 2 al 23 Giugno 2012
Il Comune di San Gregorio nelle Alpi, si trova in una posizione quasi centrale della Valle del Piave, sulla destra orografica del fiume a 530 metri sul livello del mare.
La chiesa parrochiale di San Gregorio Magno si affaccia sulla piazza principale del paese, e si trova in posizione rialzata rispetto al piano stradale. Essa ha assunto la struttura originaria solo nel secolo scorso, quando nel 1912 l’architetto Alberto Alpago Novello, con l’aiuto dell’ingegner Enrico De Conz, ha realizzato le due navate laterali e sistemato la facciata. Molto probabilmente in origine la chiesa era di stile bizantino e fu sostituita, perché ormai divenuta troppo piccola, nel 1479 per assumere le sembianze attuali solo dopo il 1670.
La chiesa è
rivolta verso est ed ha una pianta tradizionale. Lo spazio per i fedeli
è scandito da tre navate, quella principale di dimensioni maggiori e con
copertura a botte, e quelle laterali, più piccole e con copertura a
crociera; in fondo alla navata centrale si apre il presbiterio,
realizzato nel 1555, e sul lato sud est dell’edificio c’è la sacrestia,
realizzata nello stesso anno e contenente un prezioso mobile dell’epoca.
L’altare maggiore fu realizzato con la pietra proveniente dalle Ere da
uno scultore locale, e la pala d’altare è stata dipinta con molta
probabilità da Alessandro Bonvicino, detto il Moretto da Brescia. Essa
raffigura al centro la Madonna che regge Gesù bambino, con ai lati San
Gregorio con la tiara papale in testa, una colomba sulla spalla e una
mela d’oro nelle mani, e San Valentino (compatrono assieme a San
Sebastiano) con la bibbia in una mano e la palma del martirio
nell’altra.
Lo sfondo della
pala mostra la chiesa come doveva apparire nel passato. Nella
chiesa sono presenti altri tre altari minori; in quello di destra
vi è una pregevole pala di un ignoto fiammingo raffigurante dei
santi, fra cui si vede in primo piano la figura di San Lorenzo con la
graticola.
Nell’angolo nord est della chiesa si eleva il possente campanile
settecentesco, sormontato da una torretta ottagonale. In origine
terminava con una guglia metallica che venne sostituita dopo essere
stata spazzata via per ben due volte dal vento. La cella campanaria, che
si apre all’esterno con un arco a tutto sesto per lato, ospita le tre
campane: Gregoria la maggiore, Eurosia la mezzana e Valentina la minore.
Sul lato ovest della torre si trova un orologio, il cui prezioso
meccanismo è cinquecentesco.
Gregorio
nacque verso il 540 e alla morte del padre Gordiano, fu eletto, molto
giovane, prefetto di Roma. Divenne poi monaco e abate del monastero di
Sant'Andrea sul Celio. Fu uno dei più grandi Padri nella storia della
Chiesa, uno dei quattro dottori dell’Occidente tanto da meritare il
titolo di Magnus/Grande.
Eletto Papa, ricevette l'ordinazione episcopale il 3 settembre 590 e
resse il governo della Chiesa fino al 12 marzo 604, giorno della sua
morte.
Fu
autore e legislatore nel campo della liturgia e del canto sacro,
elaborò un Sacramentario che porta il suo nome e costituisce il nucleo
fondamentale del Messale Romano. Lasciò scritti di carattere
pastorale, morale e spirituale che formarono intere generazioni
cristiane specialmente nel Medio Evo.
La sua festa liturgica si celebra celebra il 3 settembre, giorno della sua ordinazione.
San Gregorio è patrono di musicisti, cantori, fabbricanti di bottoni, insegnanti e papi Viene invocato dai malati di peste e di gotta.
La Chiesa vista dal "Colle" | La facciata | L'interno |
L'altar maggiore | La pala dell'altar maggiore del Moretto | La pala dell'altare di sinistra di G.B. Feltrin |
La pala dell'altare di destra di F. Frigimelica il Vecchio | Il fonte battesimale del XV secolo | Particolare dell'insegna del pievano Gregorio Batti (1467-1500) |
SE
VUOI SAPERNE DI PIU' SUL DIPLOMA, ECCO IL LINK