SCHEDA N° 2


b) Scegliamo le date più favorevoli.

Sappiamo che non tutti hanno dimestichezza col mare, al punto di raccogliere alghe, nei diversi mesi dell'anno, mediante immersione in apnea o autorespiratore. Pertanto è utile scegliere la via più semplice e meno pericolosa, cioè quella di munirsi di stivali alti sino alla gamba, approfittando delle basse maree di sizige, particolarmente pronunciate nelle prime ore pomeridiane dei mesi che vanno dal tardo autunno alla prima primavera. Prima di affrontare l'uscita nel territorio, sarà opportuno consultare il calendario annuale delle previsioni di marea che viene pubblicato dal Magistrato alle acque, comunque acquistabile all'edicola o in tutti i negozi che vendono materiali per la pesca e la caccia.




Dai diagrammi di marea, si osserva che in tutti quei periodi in cui abbiamo Luna piena o nuova, o prossima, o poco dopo essere stata tale (quindi il Sole è opposto alla Luna e la Terra è tra essi interposta), abbiamo alte e basse maree spinte a valori massimi e minimi molto alti, dette appunto sizigiali. Questi ultimi sono quelli che ci interessano perchè scoprono ampiamente i piani vegetazionali Sopralitorale, Litorale superiore ed inferiore. Munendoci di stivali possiamo percorrere i bassi fondali dei canali, delle baie, o sporgendoci con prudenza sui massi dei murazzi delle dighe foranee, raccogliendo con le mani i campioni che ci interessano, collocandoli temporaneamente in un sacchetto di plastica. Verranno sistemati poco dopo nei vasi contenenti formolo in acqua di mare al 4%. Il materiale raccolto si conserva bene per mesi. Va tenuto in luogo fresco, meglio se in frigorifero, e al buio. Per questo è utile ricoprire il vaso con fogli sottili di alluminio che sono di uso comune in cucina.




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