PREPARAZIONE E CONSERVAZIONE
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Una volta raccolte le conchiglie avremo la necessità di pulirle
e trasportarle a casa per poi poterle riporre nella collezione.
Per il trasporto sarà sufficiente avvolgerle in carta di
vecchi giornali, però le più fragili andranno messe in mezzo
ad un batufolo di cotone e poste in scatolette.
È sempre consigliabile togliere subito l'animale (prima del
trasporto) e pulire, per quanto è possibile, la conchiglia. Ciò
perché dopo alcune ore comincerebbero ad avere un odore veramente
sgradevole.
Se non fosse possibile effettuare subito la pulizia delle conchiglie,
sarà opportuno porle in recipienti di plastica, con tappo,
riempiti d'alcool.
Per i Placofori, poiché tendono ad arrotolarsi con l'essiccamento,
si dovrà avere l'accortezza, se possibile, di distenderli e farli
seccare appena raccolti, altrimenti sarà necessario sistemarli
su una tavoletta di legno e legarli con del filo da cucito.
Bisognerà sempre annotarsi la località e la data della raccolta.
Arrivati a casa si farà una ulteriore e più approfondita
pulizia e, successivamente, si provvederà alla loro preparazione
e catalogazione. |
Per la pulitura, i bivalvi andranno immersi in acqua
calda per far loro aprire le valve, poi con un coltello si asporterà
il mollusco, facendo attenzione a non rompere i legami della cerniera
e a non graffiare o raschiare il guscio, quindi se si deciderà di
tenere chiuse le valve sarà sufficiente legarle con del filo
da cucito ed una volta spazzolate si lascieranno essiccare all'ombra
per non alterarne i colori. Ad essiccatura avvenuta si potrà
togliere il filo perché il legamento si sarà irrigidito
e manterrà le valve in posizione. |
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Per i gasteropodi si possono usare vari metodi per
togliere il mollusco dalla conchiglia. Per esempio possono venire
congelati o immersi in acqua fredda e poi procedere all'estrazione
dell'animale, che verrà fatta con strumenti diversi quali pinze
e uncini, scuotimenti e forti getti d'acqua.
L'eventuale persistenza di cattivi odori a causa di qualche pezzetto
dell'animale rimasto all'interno della conchiglia può essere
ovviata colandovi della cera o della paraffina fusa in modo da sigillare
l'apertura.
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Importante è la conservazione, assieme alla conchiglia,
anche dell'opercolo, questo andrà fissato con una goccia
di colla nella posizione anatomica, dopo aver riempito con un batufolo
di cotone lo spazio vuoto. |
Ogni conchiglia dovrebbe essere accompagnata da un'etichetta con
l'indicazione del nome scientifico, località, stazione (luogo del
rinvenimento), data di raccolta, il numero d'ordine, e il nome del
raccoglitore ed eventualmente anche il nome del classificatore.
È necessario ricordarsi che le conchiglie temono la luce
diretta del sole che ne altera i colori e l'umidità che può
generare delle muffe. Inoltre bisogna preservarle anche dagli attacchi
di alcuni piccoli insetti che si nutrono del periostraco cuticolare.
In questo caso sarà sufficiente porre nella cassettiera un
batufolo di cotone imbevuto di un normale insetticida. |
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